Rita
Genovesi
lettera aperta al presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano.
Caro Presidente Giorgio Napolitano, purtroppo non avevo tutti i torti, quando circa un anno fa rimandai a Lei la mia tessera elettorale, lamentando che, per come si muoveva la politica negli ultimi anni nel nostro paese, ero allarmata e preoccupata per il mio futoro, Persona con disabilità, non sentendomi più rappresentata da nessuno! Giudicando da allora una politica forte con i deboli e debole con i forti, non degna di un paese civile.
le notizie che si delineano all'orizzonte leggendo il decreto proposto dal governo "approvato in seduta notturna" sul cosiddetto patto di stabilità conferma l'allarme che già le lanciai, confidando a Lei con quel gesto, il mio completo dissenso..
lo scenario che si prospetta è perfino peggio di quanto immaginavo, con tale gesto volevo rappresentare alla massima carica istituzionale "il Presidente della repubblica italiana" Purtroppo Lei non prendendo in considerazione il mio gesto e il gesto di molti altri genitori ci ha fatto rispondere dal segretario di stato che il nostro allarme era ingiustificato e ingigantito dai mass media e che di tale situazione si sarebbe occupata presto la conferenza stato regione, con assoluta mancanza di sensibilità ci ha rimandato la tessera elettorale da ritirare in questura, senza degnarci di una ben che minima considerazione. Se Lei avesse avuto ragione questo sarebbe stata poca cosa "comunque grave" ora purtroppo per noi la cosa si è fatta drammatica.
l' annunciata riduzione dell'indennità di accompagnamento oramai per il governo è cosa fatta, senza ravvedimenti calerà come un'ascia sugli sgravi fiscali, e il tutto peserà sulle famiglie e sui disabili in maniera vergognosa e non degna di un paese civile che dovrebbe attenersi al dettame Costituzionale, si pensa di intervenire sui dei benefici della legge 104, conquistata con anni di lotte civili, che colpisce e offende i disabili, perchè impedirebbe ai familiari escluso genitori di assisterli nei loro bisogni essenziali.
Questo governo da Lei voluto ha passato il segno della decenza, dopo la crisi del 29 il regime nazista di Hitler pensò che per risollevare le sorti della sua nazione bisognava risparmiare, eliminando "i diversi" utilizzando i forni crematori e le camere a gas "tristi ricordi" ora con l'era moderna si sono affinati i metodi ma, la storia non cambia, ci farete morire di stenti semplicemente staccandoci il gas e lasciandoci in solitudine, chiusi nelle nostre case.
Caro Presidente il comitato 14 settembre, comitato spontaneo di genitori, disabili, famigliari,amici, e società civile è stato già in presidio ad oltranza con uno sciopero della fame il 10 e 11 ottobre per incontrare le Istituzioni, e la informo invitandola che dal 16 ottobre ci sarà lo stesso presidio con le stesse modalità, che si materializzerà sotto il ministero del lavoro e delle politiche sociali alle ore 9,30.
vede Presidente per noi, la posta in gioco è davvero alta, non ci arrendiamo, ne va della nostra vita e della nostra dignità.
lo credo che ora per noi si tratti di un disastro annunciato e se la politica non tornerà a fare il suo lavoro mostrandosi un paese civile di cui Lei è presidente sarà alla fine del suo percorso democratico. penso che ciascuno dovrà fare la sua parte noi non retrocederemo a questa ennesima ingiustizia chiederemo un incontro al ministro Fornero, per fare proposte serie a questa classe politica che ci stà portando alla fine e stà decidendo della nostra vita, sarebbe gradita una Sua anche se parziale presenza, o una Sua parola che aiuti al dialogo prima che per milioni di italiani, non solo non si sentano più rappresentati ma vengano condannati a morire di stenti con il suo silenzio assenso. spero prenda in considerazione il mio appello, non lasciando nel dimenticatoio dei Suoi cassetti il grido di un popolo, ricordandole che non siamo un mondo a parte ma una parte del mondo.
Un cittadino italiano Rita Genovesi.
Caro Presidente Giorgio Napolitano, purtroppo non avevo tutti i torti, quando circa un anno fa rimandai a Lei la mia tessera elettorale, lamentando che, per come si muoveva la politica negli ultimi anni nel nostro paese, ero allarmata e preoccupata per il mio futoro, Persona con disabilità, non sentendomi più rappresentata da nessuno! Giudicando da allora una politica forte con i deboli e debole con i forti, non degna di un paese civile.
le notizie che si delineano all'orizzonte leggendo il decreto proposto dal governo "approvato in seduta notturna" sul cosiddetto patto di stabilità conferma l'allarme che già le lanciai, confidando a Lei con quel gesto, il mio completo dissenso..
lo scenario che si prospetta è perfino peggio di quanto immaginavo, con tale gesto volevo rappresentare alla massima carica istituzionale "il Presidente della repubblica italiana" Purtroppo Lei non prendendo in considerazione il mio gesto e il gesto di molti altri genitori ci ha fatto rispondere dal segretario di stato che il nostro allarme era ingiustificato e ingigantito dai mass media e che di tale situazione si sarebbe occupata presto la conferenza stato regione, con assoluta mancanza di sensibilità ci ha rimandato la tessera elettorale da ritirare in questura, senza degnarci di una ben che minima considerazione. Se Lei avesse avuto ragione questo sarebbe stata poca cosa "comunque grave" ora purtroppo per noi la cosa si è fatta drammatica.
l' annunciata riduzione dell'indennità di accompagnamento oramai per il governo è cosa fatta, senza ravvedimenti calerà come un'ascia sugli sgravi fiscali, e il tutto peserà sulle famiglie e sui disabili in maniera vergognosa e non degna di un paese civile che dovrebbe attenersi al dettame Costituzionale, si pensa di intervenire sui dei benefici della legge 104, conquistata con anni di lotte civili, che colpisce e offende i disabili, perchè impedirebbe ai familiari escluso genitori di assisterli nei loro bisogni essenziali.
Questo governo da Lei voluto ha passato il segno della decenza, dopo la crisi del 29 il regime nazista di Hitler pensò che per risollevare le sorti della sua nazione bisognava risparmiare, eliminando "i diversi" utilizzando i forni crematori e le camere a gas "tristi ricordi" ora con l'era moderna si sono affinati i metodi ma, la storia non cambia, ci farete morire di stenti semplicemente staccandoci il gas e lasciandoci in solitudine, chiusi nelle nostre case.
Caro Presidente il comitato 14 settembre, comitato spontaneo di genitori, disabili, famigliari,amici, e società civile è stato già in presidio ad oltranza con uno sciopero della fame il 10 e 11 ottobre per incontrare le Istituzioni, e la informo invitandola che dal 16 ottobre ci sarà lo stesso presidio con le stesse modalità, che si materializzerà sotto il ministero del lavoro e delle politiche sociali alle ore 9,30.
vede Presidente per noi, la posta in gioco è davvero alta, non ci arrendiamo, ne va della nostra vita e della nostra dignità.
lo credo che ora per noi si tratti di un disastro annunciato e se la politica non tornerà a fare il suo lavoro mostrandosi un paese civile di cui Lei è presidente sarà alla fine del suo percorso democratico. penso che ciascuno dovrà fare la sua parte noi non retrocederemo a questa ennesima ingiustizia chiederemo un incontro al ministro Fornero, per fare proposte serie a questa classe politica che ci stà portando alla fine e stà decidendo della nostra vita, sarebbe gradita una Sua anche se parziale presenza, o una Sua parola che aiuti al dialogo prima che per milioni di italiani, non solo non si sentano più rappresentati ma vengano condannati a morire di stenti con il suo silenzio assenso. spero prenda in considerazione il mio appello, non lasciando nel dimenticatoio dei Suoi cassetti il grido di un popolo, ricordandole che non siamo un mondo a parte ma una parte del mondo.
Un cittadino italiano Rita Genovesi.